Tribirra giorno3, 2°posto per la nostra Maybe al concorso per homebrewers!!! News sulle altre spine ospiti
La serata di ieri era per me una delle più importanti. Da un mesetto la aspettavo perchè era
prevista la degustazione pubblica delle birre partecipanti al concorso per homwbrewers, indetto
quest'anno per la prima volta, ed a cui hanno partecipato 11 birre.
Era l'occasione per far assaggiare a molti, amici e sconosciuti, le nostre birre prodotte in casa e
far scoprire a più persone l'homebrewing.
A conquistare la giuria tecnica, invece, è stato tale Gianluca Selicato.
Si è aggiudicato il terzo posto con un stout ed il primo posto con una American Pale Ale, che a quanto pare ha sconvolto i giurati che hanno dichiarato di aver creduto fosse una Sierra Nevada Pale Ale per la sua
perfezione ed aderenza allo stile dichiarato. Onore al merito di Gianluca, che non conosco pur
Intanto aggiornamenti dall'ormai celebre "quarto stand", dedicato ad una selezione di birre
artigianali del sud. Nessuna grossa variazione di spine, se non una pils "L'oro di Napoli" di Maneba dalla
percentuale d'alcol 5,6% non malvagia ma migliorabile, la fine del fusto della Carminia, IPA di Karma (a mio parere, il migliore della selezione fino ad oggi) e l'entrata della Taranta di Birra Salento, ambrata doppio malto 5,6% dal naso non eccellente e dal corpo che io ritengo non bilanciatissimo per il tenore alcolico verso cui è sbilanciata. Mio personale parere, ma la birra è andata molto. Oggi potrebbe aggiungersi la sua compagna, Pizzica, vedremo un po'.
Continua il festival, con davvero grandissima musica ed inaspettati incontri in questa bella
esperienza.
Cheers!
prevista la degustazione pubblica delle birre partecipanti al concorso per homwbrewers, indetto
quest'anno per la prima volta, ed a cui hanno partecipato 11 birre.
Era l'occasione per far assaggiare a molti, amici e sconosciuti, le nostre birre prodotte in casa e
far scoprire a più persone l'homebrewing.
Ad allestire il banchetto, dalle 20.00 alle 21.00, siamo stati Ivan ed io e l'altra coppia di partecipanti Alessandro Liberio ed amico (di cui non ricordo il nome...help). Per cui le birre a disposizione sono state la loro pilsner "N.1" e le nostre belgian pale ale "Maybe" e la blanche "Juice". All'annuncio dell'apertura delle
degustazioni in molto, curiosi o appassionati, sono accorsi ai banchetti. Il binomio birra+gratis credo sia imbattibile. Se poi è anche buona, tanto meglio.
E' stato piacevole accettare anche dei complimenti e spiegare che con pentole e volontà si può preparare birra in casa, ma che occorre grande cura per ottenere qualcosa di buon livello.
Sono balzato in piedi, poi, quando al banchetto si sono avvicinati Nicola "Nix" ed il sommo Schigi. Da quest'ultimo ho ricevuto i comlplimenti per le etichette definite "favolose" (è narcisismo puro, ma devo riportarlo!), e Schigi stesso è anche riuscito a riconoscere, da qualche annusata, il lievito della blanche "Juice". E lì mi sono messo ai suoi piedi!
Nicola, poi, mi ha fatto notare il basso carattere citrico ed anche qualcosa di imperfetto nell'amaro della blanche "Juice" a dispetto del suo naso gradevolissimo (colpa/merito di luppoli americani che portano questa birra al limite dello stile, se non fuori).
In un altro momento, poi, ho chiesto lumi a Marco Giannasso, anch'esso presente a Tribirra nonchè presidente della giuria del concorso. A lui la blanche è apparsa sgradevole soprattutto per tracce di fenolico (probabilmente dovute al ginepro) e per uno "scalino sull'amaro" che fa a pugni con il carattere citrico, nemmeno tanto accentuato. Dovrebbe essere dovuto, per lui ma anche per me, ai luppoli "mmerigàni" che non sono previsti per una blanche.
In un altro momento, poi, ho chiesto lumi a Marco Giannasso, anch'esso presente a Tribirra nonchè presidente della giuria del concorso. A lui la blanche è apparsa sgradevole soprattutto per tracce di fenolico (probabilmente dovute al ginepro) e per uno "scalino sull'amaro" che fa a pugni con il carattere citrico, nemmeno tanto accentuato. Dovrebbe essere dovuto, per lui ma anche per me, ai luppoli "mmerigàni" che non sono previsti per una blanche.
La birra degli amici di banchetto, una pils ottenuta per E+G (estratti e grani, tecnica intermedia tra quella con estratti e quella alla grain), l'ho trovata molto carica e con qualche sentore di zolfo che non so ben spiegare. Al pubblico è piaciuta molto, tanto da essere stata decretata vincitrice dal versante giuria popolare tramite i voti espressi durante la degustazione pubblica.
A conquistare la giuria tecnica, invece, è stato tale Gianluca Selicato.
Si è aggiudicato il terzo posto con un stout ed il primo posto con una American Pale Ale, che a quanto pare ha sconvolto i giurati che hanno dichiarato di aver creduto fosse una Sierra Nevada Pale Ale per la sua
perfezione ed aderenza allo stile dichiarato. Onore al merito di Gianluca, che non conosco pur
essendo originario di Monopoli (BA), e che vorrei conoscere presto per intavolare discorsi di homebrewing.
La nostra Maybe ha conquistato, invece, il secondo posto. Ivan ed io siamo stati molto contenti di questo, speravamo in un piazzamento e così è stato. Direi che è ottimo, è stato i nostro primo concorso ed è stata la
primissima cotta fatta insieme e probabilmente la migliore che entrambi abbiamo mai fatto.Intanto aggiornamenti dall'ormai celebre "quarto stand", dedicato ad una selezione di birre
artigianali del sud. Nessuna grossa variazione di spine, se non una pils "L'oro di Napoli" di Maneba dalla
percentuale d'alcol 5,6% non malvagia ma migliorabile, la fine del fusto della Carminia, IPA di Karma (a mio parere, il migliore della selezione fino ad oggi) e l'entrata della Taranta di Birra Salento, ambrata doppio malto 5,6% dal naso non eccellente e dal corpo che io ritengo non bilanciatissimo per il tenore alcolico verso cui è sbilanciata. Mio personale parere, ma la birra è andata molto. Oggi potrebbe aggiungersi la sua compagna, Pizzica, vedremo un po'.
Continua il festival, con davvero grandissima musica ed inaspettati incontri in questa bella
esperienza.
Cheers!
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