Ipse dixit, Agostino Arioli

Da qualche settimana è online il nuovo sito del Birrificio Italiano. Uno dei primi nati nel mondo craft italico, uno dei pochi a sbattere la testa con le basse fermentazioni ottenendo risultati riconosciuti da tutti, uno dei più professionali esempi di birraio nella persona di Agostino Arioli.
Estraggo una pagina web tra quelle del sito, dove c'è il succo della filosofia nascosta in quei fermentatori.

"Vista la mia formazione tecnico/scientifica e la mia, diciamolo pure, naturale puntigliosità, per me produrre birra significa conoscere il maggior numero possibili di variabili influenzanti il processo ed averne possibilmente il controllo.


Questi ultimi quasi sedici anni di onorata professione non hanno fatto che confortarmi in questa visione: sono i mille "banali" particolari a fare la differenza nella produzione della birra cosi come, per esempio, nella cucina artigianale.


Certo è importante scegliere le materie prime e il tipo di miscela, il lievito, l'arieggiamento giusto per il mosto, le temperature di fermentazione e di maturazione e infine la bottiglia o l'imbottigliatrice, tutti argomenti tutt'altro che semplici, ma è ancora più determinante, se puntiamo alla costanza del prodotto, l'esattezza con la quale riproduciamo ad ogni volta le produzioni, la quale è resa possibile solo dalla puntuale e sistematica registrazione di più dati possibile.



Controllando in maniera oggettiva il prodotto finito, cioè degustando in gruppo di persone formate, sapremo che effetti hanno avuto le nostre azioni e i cambiamenti voluti o incidentali nel processo. Il fondamentale fattore che permette di applicare contromosse necessarie a riportare la situazione alla normalità o a effettuare cambiamenti alla ricerca di un miglioramento è costituito dalle conoscenze tecniche del birraio e/o del team produttivo. Studio, applicazione e ricerca mi sembrano il primo importante corredo da portare come birraio.


A completamento del perfetto birraio artigiano, stanno, come vado dicendo da anni, entusiasmo e creatività! Qui ci sentiamo tutti come dei giovani apprendisti a bottega da un grande pittore e ci stiamo facendo eterna gavetta nell'imparare a miscelare i colori e a spennellare con maestria e grazia.


La creatività e la sensibilità non solo non cozzano, ma si fondano sulle basi tecniche.


Più solide queste ultime, più sicura e precisa l'azione che trasforma in meravigliose birre le intuizioni, emozioni o idee del birraio!"




Agostino Arioli,

Birraio del Birrificio Italiano


Basi per una diffusione del vero significato del fare birra con lo scopo di impegnarsi per la qualità. Non è un caso che arte birraria e precisione convergono in un termine che tra i tedeschi dà vita anche a corsi di laurea e professioni, cioè Ingegneria Birraria.
Doti che servirebbero anche a nuovi birrai, ma direi anche agli homebrewer stessi.
Riflettere...

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